Jazz Madeleines: Mario Rusca ricorda Jean Baptiste "Toots" Thielemans

Nato a Bruxelles nel 1922 e mancato nel 2016 a 94 anni, Jean "Toots" Thielemans partì come chitarrista per poi passare all'armonica cromatica, uno strumento molto difficoltoso per le sue dimensioni, una spanna circa.

Sergio Ramella, capace organizzatore di eventi musicali in Piemonte ma anche in collaborazione con enti comunali in tutta Italia, chiamò me e Luciano Milanese per accompagnare Toots Thielemans in una serie di concerti a Torino, Ivrea, al JVC Festival, a Foggia, in Sicilia e ad Asti.

Toots arrivò a Milano e, dopo due chiacchiere e un drink, proseguimmo con la mia auto verso Ivrea per il primo concerto. Si trattava di una bella persona con la quale abbiamo subito socializzato e cominciato a parlare di musica. Sapendo che aveva registrato, nel cd "Affinity" di Bill Evans, un brano firmato da Gianni Bedori e da me arrangiato, glielo ricordai e, con sorpresa, mi disse che già mi conosceva per aver ascoltato il brano dal nostro disco dato a Bill: ero felice, anche perché Evans aveva registrato il brano ricreando la stessa atmosfera del mio arrangiamento.

Durante il viaggio gli feci i complimenti per un bel giubbotto che indossava e, così come viene spontanea una "improvvisazione Jazz", mi rispose indicandomi scarpe, calzini, camicia, giubbotto e occhiali, tutti comprati con "Bluesette”!

Un altro aneddoto, al ristorante: dopo aver cenato, un chitarrista mostrò la sua chitarra a Toots sperando che ci mettesse le sue preziose mani per avere un ricordo indelebile: “No problem” rispose, suonò qualcosa e poi con il capello passò tra i tavoli per raccogliere le eventuali offerte. Tra l'altro, aveva ripreso la chitarra dopo un’emiparesi che l'aveva colpito poco tempo prima. Tornato al tavolo, capovolse il cappello: aveva ricevuto monete per 350 Lire!

Lo rividi l'ultima volta a Milano nel 2016, al "Blue note". Grande Toots! È stato un onore e un vero piacere conoscerti!

(Mario Rusca, rubrica a cura di Enrico Intra)